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L'approccio fitoterapico si avvale dell'utilizzo di estratti vegetali della parte attiva di piante che hanno un potere terapeutico antinfiammatorio:

 

Crema all'arnica:  l'arnica è una pianta che ha il potere di proteggere i tessuti infiammati e contrastare il gonfiore conseguente a piccoli traumi, quali contusioni, distorsioni, stiramenti, tendiniti, ematomi.
La crema all'arnica viene usata anche in assenza di trauma, nel massaggio sportivo; infatti aiuta a mantenere il normale tono muscolare durante lo sforzo fisico e ne facilita il recupero al termine dell'attività sportiva.

Crema a base di artiglio del diavolo:
L'artiglio del diavolo o Arpagophitum Procumbens è una pianta a elevato poetre antinfiammatorio, antidolorifico, antireumatico, debolmente analgesico. Ha un'attività particolarmente indicata nel caso di infiammazioni a livello articolare.

 

Crema al metile salicilato e canfora:
Il metile salicilato e la canfora hanno un'azione vasodilatatrice e rubefacente, richiamando sangue nella zona di applicazione e provocando un effetto riscaldante e  lenitivo del dolore, accompagnato da un'azione balsamica.
Per questo può essere utilizzato sia nel caso di traumi lievi, sia nel caso di riscaldamento muscolare prima dell'attività sportiva.

Vantaggi:

a) i prodotti elencati fin qui hanno il vantaggio di avere una tossicità molto bassa per l'organismo, di non accumularsi a livello dei tessuti a lungo.
b)Questi farmaci hanno un'azione analgesica spiccata ma operano con un meccanismo che non interferisce con altri distretti corporei, quindi non hanno controindicazioni di alcun tipo, né interazioni alcune con qualsiasi tipo di farmaco.
Possono quindi essere utilizzati liberamente da persone cardiopatiche,diabetiche, ipertese, con patologie croniche di tipo invalidante, con insufficienza renale o epatiche, pazienti oncologici.

 

Svantaggi: Lo svantaggio principale delle cure fitoterapiche nella traumatologia minore è l'efficacia limitata a traumi di tipo lieve e  il maggior impiego di tempo per ottenere miglioramenti e scomparsa dei sintomi; ciò è legato alle caratteristiche vegetali del prodotto, che ha quindi un'azione antinfiammatoria graduale e naturale. Nelle distorsioni di grado superiore questi farmaci possono essere usati accompagnati a fisioterapia, fasciamento della caviglia per tenere stabile il legamento ed evitare le reicidive.

Il farmaco galenico e fisioterapico

Il farmaco industriale

L'approccio farmacologico classico prevede l'utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (diclofenac, ketoprofene, naprossene ecc.), sottoforma di crema se si tratta di una distorsione di grado lieve o moderato e sottoforma di compresse, capsule, supposte o iniezioni se la distorsione della caviglia è di tipo invalidante per le capacità motorie del soggetto colpito. Sono farmaci di tipo sintomatico perchè agiscono a livello del meccanismo di formazione del dolore e dell'infiammazione.

Un'altra categoria di utile applicazione nei casi di distorsione lieve sono i farmaci come l'escina che aiutano a  riassorbire l'edema e l'ematoma, conseguenze dell'infiammazione.

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Vantaggi: Velocità dell'azione antinfiammatoria e antidolorifica, con una risoluzione del problema , nei casi meno gravi, nel giro di qualche giorno.



Svantaggi:  Il meccansimo di formazione del dolore e la produzione di acido cloridrico a livello gastrico sono catalizzati in modo inverso dagli stessi enzimi (ciclossigenasi); bloccando quindi il primo effetto si ha anche un aumento della produzione di acido cloridrico nello stomaco. Questo porta, dopo un uso continuato nel tempo di antiinfiammatori,  all'aumento della probabilità di formazione di un ulcera gastrica,  dovuta alla continua corrosione esercitata dall'acido sulla mucosa gastrica.

Inoltre naturalmente è sempre presente, come per qualsiasi sostanza, la possibilità dell'insorgenza di un'allergia a uno o più dei componenti usati.

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